venerdì 21 dicembre 2012


‘Come un albero senza foglie che cerca di fiorire in inverno,
che tenta di alzare i suoi rami verso il cielo per stringere a sé la freddezza della vita.’

Ecco come mi sentivo, un continuo susseguirsi di lotte per riuscire a toccare il cielo,
guerre di posizioni e lotte contro ciò che dovevo essere, ma perdevo sempre, sempre.
Sono spoglia, ormai, come un albero che cerca invano di rinascere,
vedendo le proprie foglie crollare sui suoi stessi piedi. E alla fine me ne sono fatta una ragione,
il fatto di essere diventato un nulla, senza niente da dare al mondo e terribilmente orribile.
Malinconico nel suo essere così tremendamente vuoto, uno di quegli alberi che ti trovi davanti
Ma che non sei nemmeno sicura che ci siano perché per ‘esserci’ bisogna esserci con tutto,
e se non ci sei nemmeno con te stessa non potrai mai trovarti, ovunque tu vada perché non ci sarai,
sarai come scomparsa. Guardare gli altri alberi intorno a te fioriti, verdi, vivi, che riescono a crescere e a toccare il cielo, a farsi ammirare nella loro bellezza. E ti chiedi come fare, come ‘esserci’, come farti vedere tra le burrasche di neve che ti comprimono a terra e i venti gelidi che ti rabbrividiscono l’anima, fino a farti congelare completamente, facendoti rimanere intatta fuori ma dentro comunque morta. Morta.


- vorrei iniziare a sapere cosa pensate di ciò che scrivo.. di me, in generale, qualche commento mi renderebbe la persona più felice del mondo, farebbe crescere su questo orrendo albero qualche fiore. 

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